Adriano Scazzi è un fotografo amatoriale il cui percorso ha origine dal momento in cui, sin da ragazzo, percepisce nella fotografia una forma artistica che ben aderisce alla sua personalità di attento osservatore.
Nasce nel 1964 e negli anni della formazione scolastica intraprende gli studi tecnici sebbene con lo sviluppo post adolescenziale si manifestino in lui interessi per l’arte, la poesia, la psicologia.
Nei primi anni ’80, la ricerca dell’arte intesa come ricerca di ciò che è bello e buono, lo avvicina alla fotografia che considera un valido strumento attraverso cui esprimere la propria vocazione artistica. Acquista la sua prima macchina fotografica con la quale comincia ad acquisire pratica come autodidatta ma senza ottenere qualcosa che lo soddisfacesse veramente. I risultati erano deludenti e la sua natura, forse eccessivamente autocritica, non lo aiutava ad accettare immagini che non avessero una loro forza comunicativa e profondità espressiva.
Gli impegni lavorativi e la ripresa degli studi serali per conseguire il diploma di maturità, lo obbligano ad abbandonare la macchina fotografica fino a perdere con il tempo quella passione che usava definire essere la "sua compagna di strada”.
Il 2011 segnerà per lui una nuova fase: sospinto da un ritrovato interesse per l'arte fotografica acquista la sua prima reflex digitale e partecipa ad un corso di fotografia e workshop tematici. In questi anni sperimenta ogni tipo di soggetto fotografico senza darsi alcun limite ma pur mantenendo quello spirito autocritico e selettivo per cui afferma che nella propria collezione è meglio avere poche fotografie ma buone. Nella varietà tematica dei suoi scatti, spicca comunque un filo conduttore che le collega in gran parte tra loro e ne traccia un profilo artistico che, senza volerlo, è coincidente con la sua natura interiore. La ricerca dell'essenzialità, l'attenzione al particolare, senza rinunciare alla visione d’insieme e un innato interesse per la conoscenza dell'essere umano e di se stesso, sono gli elementi costitutivi che caratterizzano i suoi lavori fotografici. Cosi, nel ritratto ma soprattutto nella street photography, trova il modus operandi d'eccellenza per studiare e raccontare l'uomo in uno spaccato di vita reale quotidiana in rapporto con l’ambiente in cui vive. Ama soprattutto descriverlo per le vie delle metropoli dove le contraddizioni della vita moderna sono più evidenti e talvolta anche più violente.
© 2016 Adriano Scazzi photography
Nasce nel 1964 e negli anni della formazione scolastica intraprende gli studi tecnici sebbene con lo sviluppo post adolescenziale si manifestino in lui interessi per l’arte, la poesia, la psicologia.
Nei primi anni ’80, la ricerca dell’arte intesa come ricerca di ciò che è bello e buono, lo avvicina alla fotografia che considera un valido strumento attraverso cui esprimere la propria vocazione artistica. Acquista la sua prima macchina fotografica con la quale comincia ad acquisire pratica come autodidatta ma senza ottenere qualcosa che lo soddisfacesse veramente. I risultati erano deludenti e la sua natura, forse eccessivamente autocritica, non lo aiutava ad accettare immagini che non avessero una loro forza comunicativa e profondità espressiva.
Gli impegni lavorativi e la ripresa degli studi serali per conseguire il diploma di maturità, lo obbligano ad abbandonare la macchina fotografica fino a perdere con il tempo quella passione che usava definire essere la "sua compagna di strada”.
Il 2011 segnerà per lui una nuova fase: sospinto da un ritrovato interesse per l'arte fotografica acquista la sua prima reflex digitale e partecipa ad un corso di fotografia e workshop tematici. In questi anni sperimenta ogni tipo di soggetto fotografico senza darsi alcun limite ma pur mantenendo quello spirito autocritico e selettivo per cui afferma che nella propria collezione è meglio avere poche fotografie ma buone. Nella varietà tematica dei suoi scatti, spicca comunque un filo conduttore che le collega in gran parte tra loro e ne traccia un profilo artistico che, senza volerlo, è coincidente con la sua natura interiore. La ricerca dell'essenzialità, l'attenzione al particolare, senza rinunciare alla visione d’insieme e un innato interesse per la conoscenza dell'essere umano e di se stesso, sono gli elementi costitutivi che caratterizzano i suoi lavori fotografici. Cosi, nel ritratto ma soprattutto nella street photography, trova il modus operandi d'eccellenza per studiare e raccontare l'uomo in uno spaccato di vita reale quotidiana in rapporto con l’ambiente in cui vive. Ama soprattutto descriverlo per le vie delle metropoli dove le contraddizioni della vita moderna sono più evidenti e talvolta anche più violente.
© 2016 Adriano Scazzi photography